Le grotte di Nettuno prendono il nome dal famoso DIO del mare e in effetti sono in un posto difficile da raggiungere, al momento della loro scoperta e per un po’ di tempo è stato possibile visitarle solo via nave poi dopo la costruzione di un lungo percorso anche via terra attraverso i famosi 654 gradini della ESCALA DE CABIROL.
COSTI E COME ARRIVARE
Noi soggiornavamo a Stintino che si trova a poca distanza da Capo Caccia la zona di Alghero che ospita le famose grotte.
Approfittando di una giornata nuvolosa che minacciava pioggia abbiamo deciso di visitare le grotte. Il biglietto non è acquistabile via web ma direttamente nella biglietteria che si trova all’ingresso della grotta. Mentre si fa la fila per entrare e accedere troverete il piccolo tavolino della biglietteria proprio vicino all’ingresso utilizzato dalle barche per attraccare.
La visita è guidata si accede ad intervalli di ora dalle 10 fino alle 19 nel periodo estivo.
Il costo del biglietto è di 13 euro per gli adulti e di 7 euro per i ragazzi fino a 12 anni (noi ci siamo rientrati per poco, comunque non mi hanno chiesto i documenti ma solo il numero di biglietti ridotti che volevamo acquistare).
Dicevo prima che l’accesso è possibile via mare o via terra.
Noi abbiamo scelto il secondo per due motivi principali: il panorama che si gode dalle scale e il costo del biglietto delle barche. Il costo di quest’ultimo per un breve tratto di mare mi sembra un po’ costoso, ci sono varie compagnie ma quello più economico mi chiedeva 15 euro a persona per tutta la famiglia (solo i bambini entro 10 anni pagavano ridotto).
Comunque per nostra esperienza posso dire che la scalinata si può percorrere tranquillamente, ho visto anche bambini più piccoli dei miei ragazzi, naturalmente quelli molto piccoli venivano portati con marsupio e qualcuno in braccio. Diciamo che la discesa è meno impegnativa della salita, ma esistono ampi spazi per riposarsi e ammirare il panorama mentre si compie la passeggiata. La scalinata non è ripida perché è fatta a zig zag diciamo, cioè accompagna la discesa lungo le rocce del promontorio molto dolcemente.
Io ho problemi di asma e facendo delle pause nei pochi momenti in cui mi sentivo più affaticata sono riuscita tranquillamente a risalire.. la discesa è stata molto semplice.
Noi siamo arrivati all’orario di apertura e fortunatamente non c’era sole a picco ma faceva capolino tra le nuvole, naturalmente in caso di sole forte vi suggerisco cappellini e di evitare le ore più calde.
Si può parcheggiare lungo la strada di accesso, alla fine troverete una rotatoria dove se siete fortunati troverete posti liberi oppure potete fare inversione e trovare un posto lungo la strada come abbiamo fatto noi (1 minuto a piedi dall’ingresso comunque). Durante il tragitto troverete anche un punto panoramico dove fare delle belle foto indicato dai cartelli e lungo il percorso a piedi troverete dei bei paesaggi lungo il promontorio di Capo Caccia (come potete vedere nelle foto dei miei profili di IG e FB @barbaraetwins).
Vicino all’ingresso trovate anche un bar per rifocillarsi dopo il percorso alle grotte.
Ho visto che c’è una via in discesa prima di arrivare alle grotte che indica punto di imbarco per la visita alle Grotte quindi presumo che le barche attracchino lì oltre che partire da Alghero come indicato in alcuni siti web che pubblicizzano la visita. Poi ho notato anche un bus rosso scoperto che portava dei turisti all’ingresso delle grotte con partenza da Alghero, magari potrebbe essere interessante se qualcuno soggiorna da quelle parti e non vuole spostarsi in macchina.
IL PERCORSO
Il percorso di visita è breve circa 20 minuti, si visitano una serie di grotte anche se lo spazio scoperto è molto più vasto ma per ragioni di sicurezza non visitabile.
Lo spettacolo delle formazioni tra stalattiti e stalagmiti è notevole. Le scale sono a tratti un po’ scivolose quindi consiglio scarpe da ginnastica o comunque non semplici infradito che ho visto portare da qualcuno. Il percorso è guidato, esiste un percorso preciso e non si può variare non esistono due percorsi diversi per andata e ritorno quindi poi si ripercorre lo stesso tratto nel senso inverso.
I gruppi che si muovono per la visita sono numerosi perché si aspetta comunque per far entrare il maggior numero di persone agli intervalli prestabiliti, quello che consiglio se possibile è di trovarsi almeno al centro del gruppo perché nonostante una acustica discreta se si è in fondo alla fila le spiegazioni della guida possono risultare frammentarie come ho sentito dire da qualcuno presente.
Noi eravamo a metà e siamo abbastanza soddisfatti di quello che abbiamo sentito anche se ammetto che a volte il problema di ascoltare bene era dovuto al brusio del chiacchiericcio della gente che non permetteva un piena comprensione. All’inizio riceverete delle indicazioni come non toccare le rocce, non fare le foto in alcune zone che vi indicano, stare attenti ai gradini scivolosi etc e di far silenzio per ascoltare bene la guida.
La temperatura non è fredda anzi su circa 22 gradi si stava bene, ci hanno spiegato che è sempre così mai fredda nel periodo estivo come accade invece ad altre grotte. Non serve quindi portare un giacchetto nel periodo estivo.
E’ stata una breve e intesa visita, i twins hanno apprezzato sia la visita alla grotta che il panorama del promontorio anche se si sono lamentati diversi giorni dopo per il dolore alle ginocchia, bè anche io 654 gradini a tratta sono comunque un bell’allenamento sportivo….
Nei miei profili social IG e FB altre immagini delle GROTTE :)..
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