Museo Egizio a Torino.
Appena indossati i braccialetti validi come biglietti di ingresso, abbiamo preso le nostre audioguide: radio con display touch (senza cuffie), dotate di un pratico laccetto da mettere al collo, per seguire i percorsi del museo.
STANZE NUMERATE E REPERTI INDICATI NELLA AUDIOGUIDA
Quasi tutti i reperti sono contrassegnati da un numero che rappresenta quello che bisogna digitare sull’audioguida per ascoltare le spiegazioni corrispondenti oppure si può semplicemente lasciare che la guida “virtuale” cominci a raccontare premendo il pulsante ogni volta che si accede ad un piano.
Io ho trovato più comodo inserire il numero relativo all’oggetto che volevo osservare in un momento magari dove c’erano poche persone o che mi attirava particolarmente senza un percorso prestabilito.
Se vi capita che il display dell’audioguida si blocchi (è successo a me) potete chiedere al personale del museo, presente in ogni stanza per vigilare, che provvederà a resettare il sistema.
Le stanze sono numerate quindi bisogna seguire il percorso perché strutturato per periodi e anche per regolarizzare il traffico dei visitatori.
Per esempio mi è capitato di voler entrare in una stanza dove invece il personale mi ha invitato a tornare indietro e compiere un percorso diverso. Il percorso è molto interessante ma per i bambini le cose più coinvolgenti, come i sarcofagi e altri reperti a grandezza naturale si trovano negli ultimi due piani.
LE TOMBE E I MODELLINI
L’attenzione di tutti i bimbi viene attirata dal modellino che riproduce l’ingresso e le stanze della tomba della regina Nefertari dotato anche di piccoli scalini per una osservazione migliore. Un’altra cosa che attirerà la loro attenzione saranno gli animali mummificati che accompagnavano il defunto nella tomba, nella stanza adiacente (mamma c’è un gatto mummificato ! Pure un coccodrillo… addirittura i pesci….)
L’ultimo piano visitato (tecnicamente il primo) è senz’altro più “appariscente”: le due stanze sono in penombra e le luci colpiscono ad hoc tutte le grandi statue egiziane, dalla sfinge, alle divinità dell’epoca.
Si possono fare le foto con i cellulari e tablet, e naturalmente con le macchine fotografiche senza flash, ma a dire la verità di
quest’ultime ne ho viste ben poche.. forse c’era qualche divieto che non ho visto o comunque non mi hanno segnalato
all’entrata.
Alla fine del percorso si esce entrando nel negozio del Museo dove naturalmente i gadget non sono a buon mercato ma ci sono ricordini interessanti che si possono comprare (oltre alle riproduzioni di mummie, un must per i bimbi, anche l’alfabeto con i geroglifici…)