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Visita al MUSEO EGIZIO di Torino

da barbaraetwins

Museo Egizio a Torino.

museo egizio
Avevo prenotato
(prenotare sul sito web del museo egizio significa acquistare)
i biglietti appena è stato possibile dopo la riapertura totale del museo dal 1° aprile, questo per evitare di trovare code ed
essere sicuri di riuscire a vedere il museo nella nostra visita alla città.
Sembra una esagerazione ma una mia amica che era passata a Torino per una gita familiare come la mia, prima della
ristrutturazione del museo, aveva trovato molta fila e aveva dovuto scegliere altri posti da visitare non avendo il tempo di
attendere prima di tornare a casa.
Quando ci siamo recati al museo il sabato mattina c’erano delle prenotazioni per visite guidate di gruppi,
ma poche persone in fila, mi hanno detto che non c’era tanta affluenza;
meglio così a parte il momento in cui nella visita si intercettava il gruppo di persone delle visite guidate, bastava attendere
che passassero per godersi indisturbati l’osservazione dei reperti..
.oppure si poteva ascoltare qualche aneddoto raccontato  dalla guida “altrui”.
museo egizio
audioguide e braccialetti ingresso museo

Appena indossati i braccialetti validi come biglietti di ingresso, abbiamo preso le nostre audioguide: radio con display touch (senza cuffie), dotate di un pratico laccetto da mettere al collo, per seguire i percorsi del museo.

audio guide
Una sorpresa un po’ amara per i bambini e devo dire quello che ci ha rovinato l’osservazione tranquilla del piano terra
adiacente all’entrata (per le loro proteste) è stato scoprire che le audioguide erano riservate solo agli adulti e
ai bambini aldisopra dei 15 anni, io infatti avevo chiesto se potevo prenderle anche pagando un sovrapprezzo ma non era
possibile.
Questo è un aspetto che un museo familyfriendly deve considerare, un bambino è vero che si annoierebbe ad ascoltare tutte le
spiegazioni particolareggiate delle audioguide fornite agli adulti, ma stare senza è praticamente impossibile.
I miei figli hanno ascoltato con me molte spiegazioni ma poi anche io ho ceduto come altre mamme
(meno i papà almeno guardando in giro)  fornendo loro l’audioguida.
LA VISITA AL MUSEO
La visita comincia premendo il pulsante buongiorno e la voce del direttore del Museo (l’ho riconosciuto perché mi era capitato qualche giorno prima di seguire una sua intervista televisiva) comincia a raccontare e guidare i visitatori nei vari percorsi.
Dopo l’accesso dal piano terra adiacente all’entrata, dove c’è una prima presentazione degli egittologi e studiosi che si sono sempre impegnati per trovare testimonianze dell’antico Egitto, si sale sulle scale mobili fino ad arrivare all’ultimo piano, praticamente il percorso “storico” comincia dall’ultimo piano.
A lato delle scale mobili c’è un bellissimo quadro a rilievo che riproduce il percorso del Nilo, una notevole rappresentazione.
museo egizio
scale  mobili, percorso del Nilo e reperti prima parte della visita
primi reperti e successivi…

STANZE NUMERATE E REPERTI INDICATI NELLA AUDIOGUIDA

Quasi tutti i reperti sono contrassegnati da un numero che rappresenta quello che bisogna digitare sull’audioguida per ascoltare le spiegazioni corrispondenti oppure si può semplicemente lasciare che la guida “virtuale” cominci a raccontare premendo il pulsante ogni volta che si accede ad un piano.

Io ho trovato più comodo inserire il numero relativo all’oggetto che volevo osservare in un momento magari dove c’erano poche persone o che mi attirava particolarmente senza un percorso prestabilito.

Se vi capita che il display dell’audioguida si blocchi (è successo a me) potete chiedere al personale del museo, presente in ogni stanza per vigilare, che provvederà a resettare il sistema.

Le stanze sono numerate quindi bisogna seguire il percorso perché strutturato per periodi e anche per regolarizzare il traffico dei visitatori.

Per esempio mi è capitato di voler entrare in una stanza dove invece il personale mi ha invitato a tornare indietro e compiere un percorso diverso. Il percorso è molto interessante ma per i bambini le cose più coinvolgenti, come i sarcofagi e altri reperti a grandezza naturale si trovano negli ultimi due piani.

 LE TOMBE E I MODELLINI

L’attenzione di tutti i bimbi viene attirata dal modellino che riproduce l’ingresso e le stanze della tomba della regina Nefertari dotato anche di piccoli scalini per una osservazione migliore. Un’altra cosa che attirerà la loro attenzione saranno gli animali mummificati che accompagnavano il defunto nella tomba, nella stanza adiacente (mamma c’è un gatto mummificato ! Pure un coccodrillo… addirittura i pesci….)

L’ultimo piano visitato (tecnicamente il primo) è senz’altro più “appariscente”: le due stanze sono in penombra e le luci colpiscono ad hoc tutte le grandi statue egiziane, dalla sfinge, alle divinità dell’epoca.

museo egizio
ultima parte visita museo. Al centro gatto mummificato al piano superiore.

Si possono fare le foto con i cellulari e tablet, e naturalmente con le macchine fotografiche senza flash, ma a dire la verità di

quest’ultime ne ho viste ben poche.. forse c’era qualche divieto che non ho visto o comunque non mi hanno segnalato

all’entrata.

Alla fine del percorso si esce entrando nel negozio del Museo dove naturalmente i gadget non sono a buon mercato ma ci sono ricordini interessanti che si possono comprare (oltre alle riproduzioni di mummie, un must per i bimbi, anche l’alfabeto con i geroglifici…)

Ad ogni piano ci sono delle sedie (poche) dove riposarsi tra un sguardo e l’altro, la visita è abbastanza impegnativa, noi siamo entrati alle 10.30 e siamo usciti quasi alle 13.30.
Se volete qualche suggerimento sulla visita alla città di Torino potete leggere questo post Visitare Torino
Buona lettura.

museo egizio  

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